A Lack Of Color

29/04/08

A Lack Of Color - Death Cab For Cutie
Ben Gibbard è un genio.

piove...

21/04/08

Eccomi qui, io, ancora una volta a cercare di fare ordine in questo groviglio che sono i miei sentimenti.
Ho una bella sensazione sulle labbra, morbida, morbidissima, e dolce. Vorrei di più ma non posso, è contro le regole.
E guardami con quegli occhi neri e profondi, accarezzami, sorridimi...
Dimmi che ho un buon profumo e abbracciami e baciami, non così, di più.
Ah, no, giusto, non si può.
E allora starò qui, sotto la pioggia con un ombrello rotto, ad aspettare.




The Age Of The Understatement

18/04/08

Oggi è ufficialmente uscito "The Age Of The Understatement", ovvero il side-project di Alex Turner (ovviamente Arctic) e Miles Kane (The Rascals).
Alex e Miles avrebbero avuto l'idea del progetto ascoltando insieme Scott Walker, il primo Bowie e David Axelrod. Si sono quindi recati, l'estate scorsa, agli studi Black Box, vicino a Nantes, in Francia, dove hanno registrato l'LP in due sole settimane, insieme al produttore (e per l'occasione anche batterista) James Ford (parte anche dei Simian Mobile Disco) e con l'aiuto di Owen Pallett, che ha arrangiato l'intervento di ben 22 elementi dell'Orchestra Metropolitana di Londra.
Bisogna dire che questa collaborazione è da interpretare come un' ottima pianificazione a livello pubblicitario. Un terzo album degli Arctic Monkeys così presto, sarebbe stato interpretato come uno sfruttare fin troppo clamorosamente una popolarità che indubbiamente adesso hanno, con il rischio di "bruciarsi"...
Invece in questa maniera, non mettendo di mezzo tutta la band, si mantiene vivo il nome e si "mitizza" la figura compositrice di Alex Turner.
disco con una musica un pochino più sperimentale, potrebbe anche non piacere a tutti... Difatti non so ancora dire com'è... carino per ora. Il brano più bello è di sicuro The Age Of The Understatement. Non male anche Standing Next To Me, gli archi sono stupendi!
Bisogna dire che l'orchestra è servita...

L'ingegnere vombato

17/04/08

Il che è già di suo un paradosso. Comunque.
La storia è questa.


Congresso sulla sicurezza informatica organizzato da IDC. All'ingresso si distribuiscono, ovviamente, i badge... di fianco ai badge ci sono i programmi della giornata. E all'ultima pagina dei programmi LEI: una conferenza sui vombati. Ebbene sì, sembra impossibile, eppure la conferenza si intitola WOMBAT, e lo stesso relatore, il giovane ingegnere informatico Stefano Chisiricordailcognome, quando giunge il suo momento esordisce con una spiegazione scientifica sull'origine vombatica...


beh...




Non proprio.


Il caro ingegner Stefano (ma non trattinoCarlo) in realtà DISPREZZA i vombati. Li definisce "piccole creature inutili simili a topi".

Al che decido di fare qualcosa per difendere i poveri marsupiali australiani che tanto amo... Al termine della conferenza lo vedo dirigersi verso il bar.
Con passo fermo e decisissimo marcio verso di lui (con un fare un po' minaccioso credo) e, impedendogli di prendere il tanto agognato caffè, gli tendo la mano e mi presento.
Poi gli dico: "Io dovrei dirle un cosa..."
Lui sembra ben disposto, ma ancora non SA cosa lo aspetta.
"Io ho una maglietta con la scritta I am a wombat. Perché io adoro i vombati. E lei li ha trattati male, non si fa."
La cosa lo perplime non poco... insiste sul fatto che i vombati sono animali stupidi e inutili e io gentilmente gli faccio capire che non è così.

Poi lo ringrazio e me ne vado.





Fine della storia!



[Però è un peccato che l'ingegnere non fosse obiettivo (anche se sarebbe stato un superparadosso paradossale....) mi sarei divertita di più!]

[Ah, il WOMBAT di cui parlava l'ingegnere è ovviamente un software che riguarda la sicurezza informatica... di più non ho captato, sia perché riuscivo a pensare solo al fatto che aveva insultato i vombati, sia perché parlava talmente tanto in nerdese che chiunque con un normale livello di umanità non avrebbe capito una cippa.]

Ciao

14/04/08

So che è una cosa inutile. Che tanto non cambierà nulla. Ma ero vuota. Ora sento il bisogno di scrivere.
Tutti sembrano passare, andare avanti e vivere come se nulla sia successo. La gente che mi contatta su messenger e non immagina. Gente che per fortuna non mi chiede come sto.
Come sto? Boh. Vuota. Credo...
Un po' così, non capisco, non riesco a pensare, non voglio pensare, perché se mi fermo un attimo, se smetto di scrivere o se smetto di ascoltare le persino troppo allegre teste di radio, se mi fermo mi appare un'immagine terribile davanti agli occhi, un albero, una corda, non lo so, era una corda?
Alla fine io non so nulla, non ho chiesto, non ho voluto chiedere, non voglio sapere, ti prego, e vai via dai miei occhi, non voglio vedere.
Perché?
Sono cose che ti toccano fin troppo, eventi troppo ravvicinati.
Perché dico io, perché??
Ventun'anni, uno di noi. Di noi... Quanti anni fa? Un attimo che conto.... uno, due, tre... spe.. cinque anni di liceo.. due di università... tre di medie, cinque di elementari.... quindici anni. Oddio, QUINDICI ANNI. Quindici anni fa ci siamo conosciuti... un'eternità, considerando che ne abbiamo, che ne HO quasi ventuno... tutta la vita. Ci conoscevamo da una vita.
Non ti ho conosciuto nell'ultimo periodo, ma due anni fa eri così allgro!
Pensavo che fossi a Barcellona...
Tutti lo pensavamo.
Nessuno immaginava.
Non rileggerò quanto scritto, non penserò e non immaginerò cosa tu potessi pensare e immaginare.
Non ci riesco, non è concepibile, non posso, non posso...

cercando gli aerei

08/04/08

I Vombati

07/04/08



È da un sacco di tempo che devo scrivere un post su questi tre inglesi da strapazzo, ma me ne sono sempre dimenticata....
Allora, prima di tutto il loro logo è magenta, così come il fumetto sulla maglietta ufficiale. Poi il loro nome significa I Vombati, marsupiali australiani simili a dei koala... non per nulla la prima canzone dell'album è "Tales of girls, boys and marsupials", che introduce tutto il succo del disco e fa pa-ppa!
Per concludere, visto che oggi mi sento molto sintetica, direi che il modo migliore per giudicarli sia sentire il loro album "The Wombats proudly present... a guide to love, loss, and desperation" e vedere il video a fine post.

PA-PPA!







Ci sono stati un po' di dissensi sulla tracklist del primo album...

Il primo d'aprile

02/04/08

Ieri, come ogni primo d'aprile, è stata una giornata di scherzoni!
Dalla stampa inglese che annuncia Carla Bruni come l'unica donna abbastanza stilosa per rappresentare il Regno Unito, a DeviantART che crea un megabug di sistema e trasforma tutti gli avatar in Mudkips , al vecchio AlecRacecar che sul forum ci fa credere di poter scaricare con super anticipo "The Age Of The Understatement" (l'album dei The Last Shadow Puppets) mentre in realtà era una canzone che nemmeno ricordo, non interessa a nessuno!
Ma la chicca delle chicche è stata la notizia lanciata da Oasisitalia... Una notizia terribile, che mi ha sconvolta, tanto da spaventare il povero Edo che credeva che Noel fosse morto.


Non si fa, no. U_U